Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Al via lo studio ALPHABET sul tumore mammario

Avviato allo IEO l’arruolamento di pazienti con tumore mammario metastatico HER2+ e mutazione di PIK3CA, per valutare l’aggiunta di alpelisib alle terapie attuali

Il 30% delle pazienti con tumore mammario HER2+ ha una mutazione nel gene PIK3CA, che codifica per la proteina PI3K; questa proteina facilita l’attività di HER2 e si è osservato che mutazioni del gene possono attivarla, favorendo la crescita incontrollata del tumore. Perciò in alcuni casi le mutazioni di PIK3CA sono state associate a una riduzione dell’efficacia delle terapie anti-HER2 o alla comparsa di resistenza ai farmaci anti-HER2.

Lo studio ALPHABET, condotto in 110 centri di 6 Paesi europei, è stato perciò disegnato per rispondere alla necessità clinica delle pazienti con tumore mammario HER2+ e una mutazione nel gene PIK3CA, che potrebbero sviluppare resistenza alle terapie anti-HER2: il protocollo prevede la combinazione di alpelisib, un inibitore alfa-selettivo di PI3K, e trastuzumab oppure di alpesilib, trastuzumab e fulvestrant, nelle pazienti che esprimono i recettori ormonali, confrontato con un trattamento standard a scelta dell’investigatore, con l’obiettivo di superare le resistenze ai farmaci anti-HER2 che possono essere indotte dalla mutazione di PIK3CA. La combinazione rappresenta una terapia di precisione mirata a target multipli e l’obiettivo dello studio è dimostrare un beneficio clinico nel controllo di malattia, evitando gli effetti collaterali associati alla chemioterapia per migliorare anche la qualità di vita delle pazienti. Lo studio, che è condotto in collaborazione con GEICAM, BIG, IBSCG e Fondazione Michelangelo, è attivo allo IEO di Milano e presto lo sarà anche in altri centri italiani; chi è interessato a partecipare o a ricevere maggiori informazioni può contattare divisione.svilupponuovifarmaci@ieo.it.

Al via lo studio ALPHABET sul tumore mammario

Avviato allo IEO l’arruolamento di pazienti con tumore mammario metastatico HER2+ e mutazione di PIK3CA, per valutare l’aggiunta di alpelisib alle terapie attuali

Il 30% delle pazienti con tumore mammario HER2+ ha una mutazione nel gene PIK3CA, che codifica per la proteina PI3K; questa proteina facilita l’attività di HER2 e si è osservato che mutazioni del gene possono attivarla, favorendo la crescita incontrollata del tumore. Perciò in alcuni casi le mutazioni di PIK3CA sono state associate a una riduzione dell’efficacia delle terapie anti-HER2 o alla comparsa di resistenza ai farmaci anti-HER2.

Lo studio ALPHABET, condotto in 110 centri di 6 Paesi europei, è stato perciò disegnato per rispondere alla necessità clinica delle pazienti con tumore mammario HER2+ e una mutazione nel gene PIK3CA, che potrebbero sviluppare resistenza alle terapie anti-HER2: il protocollo prevede la combinazione di alpelisib, un inibitore alfa-selettivo di PI3K, e trastuzumab oppure di alpesilib, trastuzumab e fulvestrant, nelle pazienti che esprimono i recettori ormonali, confrontato con un trattamento standard a scelta dell’investigatore, con l’obiettivo di superare le resistenze ai farmaci anti-HER2 che possono essere indotte dalla mutazione di PIK3CA. La combinazione rappresenta una terapia di precisione mirata a target multipli e l’obiettivo dello studio è dimostrare un beneficio clinico nel controllo di malattia, evitando gli effetti collaterali associati alla chemioterapia per migliorare anche la qualità di vita delle pazienti. Lo studio, che è condotto in collaborazione con GEICAM, BIG, IBSCG e Fondazione Michelangelo, è attivo allo IEO di Milano e presto lo sarà anche in altri centri italiani; chi è interessato a partecipare o a ricevere maggiori informazioni può contattare divisione.svilupponuovifarmaci@ieo.it.

.